Guerre commerciali: quali sono gli strumenti di difesa dell’UE?
L’Unione europea cerca di gestire e sfruttare al meglio la globalizzazione e la sua economia grazie al libero scambio. In alcuni casi questo libero scambio viene compromesso da paesi che decidono di imporre delle tariffe ingiuste sui prodotti o di vendere le proprie merci a prezzi eccessivamente bassi. C’è anche il rischio che i conflitti sul commercio si trasformino in una guerra commerciale, cioè una situazione in cui due parti continuano a aumentare i dazi o a creare barriere facendo così alzare i prezzi e creando problemi alle aziende.
Richiesta di arbitrato: il ruolo dell’Organizzazione mondiale del commercio
L’UE e i suoi stati membri fanno parte dei 164 paesi che compongono l’Organizzazione mondiale del commercio (OMC). L’OMC venne creata nel 1995 per garantire un sistema regolamentato per il commercio internazionale. Ha il potere di decidere in materia di dispute commerciali e di far applicare le proprie decisioni. Nel passato ha contribuito ad evitare che delle dispute commerciali degenerassero.
Seguendo delle regole predefinite, ogni membro dell’OMC può presentare un ricorso contro violazioni delle norme dell’organizzazione e richiedere dei risarcimenti.
Dalla creazione del OMC nel 1995, l’UE è stata coinvolta in 201 cause delle quali 110 in qualità di querelante e 91 in qualità di imputato.
Combattere le importazioni sleali a basso prezzo
Anche se l’UE partecipa all’Organizzazione mondiale del commercio, è comunque impegnata nell’elaborazione di regole per contrastare i prodotti introdotti in Europa a prezzi eccessivamente bassi, che finiscono per danneggiare i produttori europei. Questo accade, ad esempio, perché non vi è competizione nel paese dove il bene è prodotto, perché lo stato interferisce pesantemente nel processo produttivo oppure perché l’azienda non rispetta gli standard internazionali ambientali e di lavoro.
L’UE può reagire imponendo dei dazi anti-dumping come strumento di difesa commerciale. Nel 2017 gli eurodeputati hanno votato a favore di un aggiornamento delle norme che ne regolano le condizioni e modalità di utilizzo. Regole aggiuntive che permettono all’UE di applicare dazi sono state approvate durante l’assemblea plenaria di maggio 2018.
Contrastare le sovvenzioni estere distorsive
L’8 novembre 2022, il Parlamento europeo ha approvato le norme per contrastare le sovvenzioni estere che distorcono il mercato alle imprese che operano nell’UE. Questi sussidi possono creare condizioni di disparità e rendere più difficile la concorrenza per le imprese europee. I deputati auspicano che la Commissione europea disponga del potere di indagare e contrastare le sovvenzioni esteri concessi alle società destinate ad acquisire imprese dell’UE o partecipare agli appalti pubblici dell’UE.
Le guerre commerciali : carne agli ormoni e dazi sulle banane
Non è la prima volta che Stati Uniti e UE si scontrano su questioni commerciali, ad esempio per il caso dei dazi sulle banane che favorirono le esportazioni verso l’UE della frutta proveniente da alcuni paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico a discapito dei paesi dell’America Latina.
Gli Stati Uniti nel corso del 2018, hanno imposto ulteriori dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio, che gli eurodeputati non hanno tardato a definire inaccettabili e incompatibili con le regole dell’OMC. Inoltre erano preoccupati per i dazi doganali statunitensi sulle olive spagnole, imposte nello stesso anno.
Per vent’anni, l’UE ha avuto dei contrasti con Stati Uniti e Canada sulla carne trattata con gli ormoni, considerata potenzialmente pericolosa per la salute. La questione si risolse solo nel 2012, con l’aumento delle quote d’importazione di carne statunitense e canadese senza ormoni da parte dell’UE.
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