Incontro con Giuliana Laschi sull’integrazione europea
L’integrazione europea è stata descritta come una bicicletta, che per non cadere a terra deve andare avanti. In altre parole, è un processo, il cui sviluppo è fatto di slanci in avanti e di battute d’arresto, ma quasi mai di passi indietro.
Di questo processo Giuliana Laschi, docente all’Università di Bologna, dove insegna proprio Storia e politica dell’integrazione europea, è una studiosa attenta e rigorosa, anche se non nasconde il fatto che all’unità dell’Europa lei ci crede davvero. La sua produzione scientifica spazia da ricerche sullo sviluppo storico di grandi tematiche europee, come la politica agricola e le relazioni esterne dell’UE, a fortunati manuali universitari nell’ambito delle scienze politiche e sociali.
All’Università di Udine, presso il Dipartimento di Scienze giuridiche (via Tomadini 3), giovedì 14 (15:30 – 17:30) e venerdì 15 novembre (10:00 – 12:00) parlerà di come e perché, dopo una guerra devastante in cui gli europei erano quasi riusciti ad autodistruggersi, si decise di cambiare strada e di farlo per sempre: dalla competizione e dal conflitto alla collaborazione e all’integrazione. Fu una grande scelta politica, in cui l’economia era lo strumento e non certo il fine ultimo. E questo è vero anche per il ruolo degli europei nel mondo, a livello globale. Se agiscono separatamente sono soltanto delle pedine nelle mani altrui; se agiscono insieme possono ancora fare la differenza.
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