L’UE rispetta gli impegni finanziari globali per proteggere la natura alla COP 16
I fondi appena annunciati sosterranno i paesi partner in tutto il mondo.
L’UE ha annunciato diverse azioni trasformative alla Conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità (CBD COP16) tenutasi a Cali, in Colombia, per ribadire il proprio impegno ad arrestare e invertire la perdita di biodiversità in tutto il mondo entro il 2030.
Sulla base del suo impegno a raddoppiare i finanziamenti esterni per la biodiversità dal 2021 al 2027, portandoli a 7 miliardi di euro, l’UE ha presentato un pacchetto di nuove iniziative volte a sostenere i paesi partner e a salvaguardare la biodiversità a livello mondiale, per un valore di circa 160 milioni di euro.
Il commissario per i partenariati internazionali Jutta Urpilainen ha dichiarato:
“Oggi, l’UE rafforza il suo impegno per la salvaguardia del patrimonio naturale del nostro pianeta come parte del Global Gateway. Concentrandoci sulla creazione di capacità e sul supporto alle comunità locali, stiamo dando alle persone gli strumenti per guidare gli sforzi per proteggere e gestire in modo sostenibile gli ecosistemi vitali.
“Allo stesso tempo, stiamo intensificando la lotta contro i crimini ambientali, lavorando con partner internazionali per preservare la fauna selvatica e affrontare le cause profonde della perdita di biodiversità. Queste azioni riflettono il nostro obiettivo più ampio di creare un futuro sostenibile in cui la biodiversità prosperi e sostenga società resilienti in tutto il mondo”.
Sviluppo di capacità e conoscenze
Durante la COP16, l’UE ha annunciato un pacchetto completo di azioni da 69 milioni di euro mirato a migliorare la capacità e ad aumentare la conoscenza in Africa, Asia, America Latina e Caraibi. Questa iniziativa fornirà un supporto molto necessario a governi, società civile, popolazioni indigene e comunità locali (IPLC).
Rafforzerà la capacità dei paesi partner di mobilitare finanziamenti nazionali e internazionali per la biodiversità attraverso l’attuazione di piani di finanziamento per la biodiversità.
Un rinnovato supporto sarà inoltre fornito a due osservatori regionali per la biodiversità nel Pacifico e nei Caraibi. Questi osservatori, insieme al Global Biodiversity Information Facility (GBIF), con cui verrà firmato un contratto alla COP16, serviranno a migliorare la conoscenza della biodiversità e le capacità di gestione dei decisori politici e degli stakeholder locali.
Lotta al traffico di animali selvatici
Un altro annuncio significativo è il nuovo programma da 48 milioni di euro dell’UE sul traffico illegale di fauna selvatica. Questa iniziativa mira a proteggere la fauna selvatica promuovendo la collaborazione transnazionale e rafforzando la capacità delle forze dell’ordine e dei sistemi giudiziari nei paesi in via di sviluppo. Mirerà inoltre a ridurre la domanda nei mercati chiave di prodotti di fauna selvatica illegali.
Il programma istituirà meccanismi per combattere le reti criminali organizzate coinvolte nel traffico illegale di fauna selvatica e svilupperà un sistema di risposta rapida per affrontare le emergenze che colpiscono la biodiversità e le popolazioni locali.
Affrontare la biodiversità in alto mare
Attraverso un programma dedicato da 40 milioni di euro, i paesi partner saranno supportati nei loro sforzi per conservare e gestire in modo sostenibile la biodiversità in alto mare, ovvero il 65% della superficie oceanica che si trova al di fuori della giurisdizione nazionale.
Riceveranno assistenza tecnica su richiesta a livello nazionale e regionale, incluso il supporto per la ratifica e l’implementazione del Trattato sulla biodiversità oltre la giurisdizione nazionale di recente adozione. Il programma faciliterà inoltre l’accesso e l’uso delle risorse genetiche marine e dei dati e sosterrà lo sviluppo di solide proposte per le future aree marine protette in alto mare, che sono fondamentali per raggiungere l’obiettivo del Global Biodiversity Framework di proteggere almeno il 30% di terra e oceano entro il 2030.
Sfruttare il capitale privato
Poiché i fondi pubblici non saranno sufficienti per colmare il divario di finanziamento della biodiversità, l’UE sta intensificando gli sforzi per fare leva sul capitale privato attraverso strumenti di de-risking come il blending e le garanzie del Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus (EFSD+) e come parte della strategia Global Gateway. Offre inoltre supporto per lo sviluppo di quadri e tassonomie di finanza sostenibile interoperabili e per l’aumento delle obbligazioni verdi in tutto il mondo.
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